In una lattoneria, i dettagli contano. Non bastano grondaie e pluviali ben dimensionati, anche piccoli componenti come borchie coprivite incidono su durata, praticità e sicurezza dell’impianto. Se operi in Campania (Benevento, Napoli, Caserta, Avellino, Salerno) o nel resto del Sud Italia e stai pianificando una manutenzione, questa guida ti aiuta a capire perché le borchie non sono un “optional” e come selezionarle in modo consapevole.
Le borchie coprivite proteggono i punti di fissaggio da acqua e umidità, migliorano l’aspetto della facciata e riducono la necessità di interventi correttivi. Qui sotto trovi tutto ciò che serve, vantaggi, criteri di scelta, errori da evitare e accessori complementari che completano un impianto.
Cosa sono le borchie coprivite
Le borchie coprivite sono piccoli cappucci in metallo (o metalli protetti) e servono per coprire la testa delle viti usate nel montaggio di grondaie, scossaline e accessori di copertura. Il loro compito è semplice ma importantissimo, fare barriera contro acqua, condensa e sporco, limitando corrosione e allentamenti.
Oltre ad una funzione protettiva c’è un effetto estetico evidente. Una linea di gronda senza viti a vista restituisce un colpo d’occhio più curato, in particolare su facciate residenziali, condomini e immobili storici dove l’armonia visiva è un requisito, non un lusso.
Perché usare le borchie coprivite
Prima di elencare i vantaggi, è utile chiarire il contesto, le grondaie sono esposte 365 giorni l’anno. Pioggia, escursioni termiche e smog accelerano l’usura dei fissaggi. Le borchie coprivite fanno la differenza proprio su questo punto.
Benefici principali
Per capire l’impatto pratico, ecco i benefici più rilevanti che si ottengono installando borchie di qualità.
- Protezione dei fissaggi nel tempo, la copertura riduce l’esposizione diretta di viti e rondelle, prevenendo ruggine e ossidazioni precoci;
- Stabilità dell’impianto, viti integre significano grondaie più stabili, minori vibrazioni, minori micro-infiltrazioni nelle giunzioni;
- Estetica uniforme, niente “puntinature” metalliche a vista; il profilo risulta lineare e gradevole anche da vicino;
- Manutenzione più semplice, meno corrosione vuol dire meno sostituzioni e meno interventi in quota, con risparmio di tempo e costi;
- Ampia compatibilità, disponibili in misure e finiture adatte ai sistemi più comuni, incluse tinte coordinate con i colori RAL.
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Come scegliere le borchie coprivite giuste
La scelta non è solo una questione di prezzo. Materiale, misura e finitura devono comunicare con l’impianto esistente e con l’ambiente in cui l’immobile si trova.
Pro e contro dei materiali
Prima di confrontare i materiali, conviene ragionare sulla loro esposizione (mare, montagna, città), sullo stile della facciata e sul budget.
- Lamiera zincata, ottimo rapporto qualità/prezzo, resistenza adeguata in contesti non estremi, facile reperibilità;
- Rame, eleganza e durata elevate; ideale su edifici storici o dove la resa estetica è prioritaria. Con il tempo sviluppa una patina protettiva;
- Alluminio, leggero, naturalmente resistente alla corrosione, indicato in zone costiere o molto umide.
Dimensioni e compatibilità
Prima di acquistare, verifica diametro e tipologia di vite. Una borchia troppo stretta non chiude bene, una troppo larga lascia gioco e non sigilla. Portati sempre le specifiche del sistema di gronda o una campionatura quando richiedi una fornitura.
Colori e finiture
Coordinare la finitura con grondaie e pluviali mantiene l’insieme pulito. Se lavori con tinte standard, orientati a finiture RAL coerenti (per esempio con pluviali bianco RAL 9010 o grigio antracite). In caso di dubbi, confronta le mazzette prima dell’ordine.
Quantità e scorta
Le borchie sono spesso vendute in confezioni da 100. Una soluzione pratica per imprese edili e amministrazioni condominiali che preferiscono avere scorte pronte per micro–manutenzioni.

Dove e quando installarle
L’applicazione è consigliata sia su impianti nuovi che in occasione di manutenzioni programmate. Di solito è preferibile in stagioni con temperature miti, prima di piogge intense.
Casi d’uso più comuni
Prima di decidere come intervenire, valuta il contesto dell’edificio e l’uso del fabbricato.
- Nuove installazioni, completa il montaggio proteggendo subito i fissaggi, così eviti ossidazioni fin dall’inizio;
- Ristrutturazioni e sostituzioni parziali, se stai cambiando tratti di gronda o staffe, aggiungi le borchie per uniformare lo stile e le prestazioni;
- Edifici sul mare o in zone molto umide, maggior salinità = maggiore corrosione. Qui le borchie sono praticamente obbligatorie;
- Condomini e facciate di pregio, riduci l’impatto visivo delle viti e mantieni la facciata più “pulita” nelle foto peritali.
Accessori correlati per un impianto completo
Un impianto efficiente non vive di soli dettagli, staffaggi strutturali e pluviali correttamente dimensionati fanno la differenza. Integrare le borchie con accessori di qualità crea un sistema coerente e durevole.
Sostegni “Cicogna” per stabilità e sicurezza
I sostegni Cicogna assicurano l’allineamento dei canali di gronda e ne migliorano la portata, soprattutto in caso di piogge intense. Sono disponibili in vari materiali e spessori, con fissaggi che semplificano il montaggio. Se stai aggiornando staffe datate, considera la sostituzione combinata con l’installazione delle borchie.
Pluviali in acciaio inox, lamiera zincata, colori RAL
Il pluviale giusto incanala l’acqua senza turbolenze, limita intasamenti e protegge le facciate da rigature e aloni. Se stai rinnovando l’impianto, valuta materiali e finiture in base al contesto.
- Acciaio inox: robusto, longevo, indicato dove serve massima resistenza;
- Lamiera zincata: equilibrio tra prezzo e prestazioni, facile da integrare con sistemi esistenti;
- Colori RAL: perfetti per continuità estetica; molto richiesti grigio antracite e bianco.
Errori da evitare
In fase di scelta e posa è facile commettere passi falsi che, nel tempo, costano doppi interventi. Meglio prevenirli.
Sviste frequenti
Prima di procedere con l’acquisto o l’installazione, verifica questi punti per non compromettere il risultato.
- Sottovalutare il materiale, in zone marine o molto umide, privilegia alluminio o acciaio inox per gli accessori più esposti;
- Mancato controllo delle misure, borchie non compatibili con il diametro della vite non sigillano e si perdono;
- Colori non coordinati, finiture discordanti rovinano l’estetica e l’effetto “linea di gronda” pulita;
- Nessuna scorta per la manutenzione, tieni un kit pronto per sostituzioni rapide dopo temporali o grandinate.
Cosa ci chiedono spesso sulle borchie coprivite
Le borchie coprivite sono obbligatorie?
Non sempre, ma sono fortemente consigliate. Proteggono i punti più vulnerabili e riducono la manutenzione, soprattutto su edifici esposti.
Posso installarle da solo?
Se hai dimestichezza con lavori in quota e DPI adeguati, sì. In alternativa, affidati a lattonieri professionisti per una posa corretta e sicura.
Qual è la quantità giusta per un condominio medio?
Dipende dallo sviluppo lineare delle grondaie e dal passo delle staffe. In genere, le confezioni da 100 coprono bene interventi su scale condominiali. Per un calcolo preciso, contattaci.
Come scelgo il colore?
Parti dai pluviali e dai canali esistenti. Se lavorano con tinte RAL, mantenere la stessa finitura rende la linea di gronda Omogenea (es. grigio antracite o bianco RAL 9010).
Le borchie coprivite sono un dettaglio che può fare la differenza, proteggono i fissaggi, migliorano l’estetica e prolungano la vita dell’impianto. In vista della stagione piovosa, programmare ora la manutenzione significa evitare emergenze più avanti. Se operi a Benevento e in Campania, ma anche in Lazio, Puglia, Molise e Basilicata, Lattoneria Cotugno è la lattoneria giusta per prodotti tecnici, consulenza e forniture rapide.